Ad

Nuovo capitolo sulla vicenda degli iPhone esplosi

La vicenda degli iPhone “esplosi” si arricchisce di un nuovo episodio. Avevamo lasciato l’argomento parlando del fatto che sarebbe stata aperta un’inchiesta interna da parte di Apple per capire quali fossero le reali cause e se ci fossero delle responsabilità da parte dell’azienda di Cupertino.

iphone esploso



Una forza esterna, applicata allo schermo di iPhone: questa la ragione di quella che alcuni utenti francesi avrebbero denunciato come una vera e propria esplosione del display del telefono. A determinare l’esistenza di una pressione meccanica quale conseguenza del danneggiamento è stata Apple che ha preso in esame i telefoni sottoposti dall’agenzia transalpina AFP che si occupa di garantire la sicurezza dei prodotti, intenzionata a fare luce sulla vicenda.

“Gli iPhone con schermo rotto da noi analizzati – ha detto Apple – dimostrano in tutti i casi che il vetro è stato danneggiato in conseguenza di una forza esterna che è stata applicata ad esso. Nessuno degli iPhone è stato danneggiato da un difetto della batteria”.

In termini pratici gli iPhone sarebbero stati sottoposti ad una pressione che inizialmente non ha provocato alcun danno visibile ma ha indebolito la struttura del display che successivamente ha ceduto rompendosi. Che cosa o chi abbia applicato questa pressione Apple non lo dice, ma gli indiziati più probabili, a meno di incuria in fabbrica, sono gli utenti stessi.

Herve Novelli, ministro per la tutela dei consumatori che aveva chiesto a Cupertino chiarimenti incontrando anche l’amministratore delegato di Apple Francia, dice AFP, ha confermato quanto appreso dalla società della Mela “secondo cui le rotture sarebbero state determinate da un colpo subito in una fase precedente”. Novelli però frena sull’attribuzione delle colpe “Per ora è ancora troppo presto per determinare delle responsabilità scaricando la colpa sugli utenti”.

Il caso degli iPhone “difettosi” è montato improvvisamente nel corso delle ultime settimane. Nella sola Francia ci sarebbero stati 10 episodi. In tutti i casi censiti, anche se la stampa generalista, forse per l’esigenza di semplificare, forse per la voglia di fare notizia, ha abbondato con il termine “esplosione”, in realtà non si è mai intuito che ci fosse stata una vera e propria piccola deflagrazione né un incendio del dispositivo come dovrebbe accadere nel caso di un problema di surriscaldamento della batteria. Questo, almeno a prima vista, sembra lasciar propendere per la tesi avanzata da Cupertino.

Apple sottolinea in una dichiarazione rilasciata alle agenzie che, in ogni caso, le segnalazioni che ha ricevuto sono insignificanti rispetto al volume dei dispositivi venduti nel mondo: 26 milioni di telefoni e 200 milioni di iPod.

Fonte