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Cerco un centro di gravità – parte III

Contiuna dagli articoli: PARTE I e PARTE II

Torniamo in degenza, gli ingegneri Apple stanno guarendo dal bernoccolo datato 1993 e quel 9 gennaio 2007 ricordo di aver pianto come se fossi andato a prenderli all’ospedale dopo attese interminabili, io portavo dei fiori loro uno smartphone sensibile al tocco. [singlepic id=879 w=180 h=200 float=left]”Che delusione! solo sta ciofeca touchscreen avete pensato?” dissi, rispose Steve in persona dal palco: “5 anni avanti gli altri devices”. Dimentichiamo per un attimo i limiti (in puro stile Apple) del dispositivo, facciamo finta che non ci siano l’AppStore, il 3G e il 3GS: io sto ancora aspettando un degno successore di questo telefono. Fossi Nokia e compagnia anche io mi darei da fare se il primo che passa fa un dispositivo che io nemmeno pensavo potesse esistere, la concorrenza c’è per fortuna.

Alle ore  10AM del 27 Gennaio 2010, Yerba Buena Center for the Arts, San Francisco, la riabilitazione dei poveri ingegneri sarà completata, di anni ne sono passati da quell’estate 1993, quando il Newton Message Pad segnò la storia nel bene e nel male, ormai il mondo si è innamorato del melafonino, ci sarà ancora posto nel cuore di appassionati e non per il tablet secondo Cupertino?

Non so voi ma a me la mela è caduta in testa, il morso l’ho dato, mi è piaciuta, continuo ad assaggiarne altre ma al momento solo se sono già morsicate riesco a stare tranquillo.